La psicogenealogia è un elemento psichico continuativo che si tramanda da più generazioni e che, in termini junghiani, può essere equivalentemente definita come “psiche collettiva generazionale”. Una possibile modalità per scoprire la psicogenealogia è ricostruire, assieme all’albero genealogico, gli eventi del passato su cui può gravare un senso di colpa, che vengono rimossi dalle future generazioni e, di conseguenza, contribuiscono a trasferire i loro automatismi nevrotici ai futuri discendenti. Nella psicogenealogia si usa definire “fedeltà familiare” un campo psichico il quale, agendo come un “magnete genealogico”, tiene inconsciamente legate tre o più generazioni in seguito ad eventi avvenuti molti anni prima. Potremmo immaginarlo come un “libro dei conti” dei nostri avi, una specie di codice penale di un ipotetico tribunale di famiglia, attraverso il quale stabilire il “debito generazionale inconscio” che i successori sono tenuti a saldare col loro passato. Per esempio le morti precoci potrebbero causare sterilità nelle donne delle generazioni successive (per esaudire al diktat familiare “perché fare dei figli se poi muoiono presto”), oppure le violenze sessuali subite potrebbero rendere le donne delle generazioni successive più mascoline con difficoltà a vivere rapporti di coppia.
Nicolas Abraham e Maria Torok hanno definito “fantasma generazionale” una sorta di cripta inconscia in cui viene sepolto un segreto inconfessabile di famiglia. Questa cripta, e il relativo fantasma che ne trae origine, sono legati a eventi traumatici rimossi da più generazioni, su cui si preferisce tacere e nascondere, anche perché nella maggior parte dei casi si tratta di disonori e vergogne avvenuti nella sfera sessuale. Ecco allora che il peso psichico derivante dal segreto rimosso può generare un senso di colpa e gravare come un macigno sulle generazioni successive, come se un fantasma uscisse dalla tomba mal chiusa di un antenato per via, per esempio, di una morte difficile da accettare o di un avvenimento che ha macchiato l’albero genealogico e di cui si è preferito “non dire”.
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